Grossa tegola per il colosso Google multato per più di un miliardo di euro

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Google multato recentemente per più di un miliardo di euro. La colpa? Google ha provato a monopolizzare il mercato con pratiche commerciali scorrette, favorendo così i proprio prodotti a discapito delle ditte concorrenti.

Al momento l’azienda con sede a Mountain View nello stato della California, è coinvolta in tre investigazioni distinte tra loro qui in Europa, ed una delle suddette riguarda l’antitrust. Specificatamente Google avrebbe inserito nelle ricerche degli utenti, ai primi posti, risultati e prodotti di Google Shopping, permettendosi così un miglior posizionamento e svantaggiando contemporaneamente le aziende concorrenti nella comparazione dei prezzi. Dato quindi che questo comportamento di Google si è dimostrato completamente al di fuori delle norme esistenti dell’UE, la Commissione Europea ha deciso di comminarle questa enorme multa chiedendo inoltre di aggiustare i parametri di ricerca permettendo di trovare anche i risultati dei siti web concorrenti.

A sua discolpa la Google Inc. ha dichiarato che a dominare il mercato è invece un altro colosso della vendita sul web, ovvero l’altrettanto famosa Amazon; che da sola occupa un terzo dell’attuale mercato web, mentre Google stessa non può aver dirottato il mercato verso di sé, dato che detiene solo un 14,3% totale.
Vien da dire però che a monopolizzare quasi in toto il mercato dei motori di ricerca, c’è appunto la stessa Google, e già solo per questo dato di fatto Google è capace di attirare verso di sé, in modo massiccio gli utenti che si affacciano sul web. Questa decisione della Commissione giunge quindi a tutela di quelle piccole realtà locali che, non avendo la potenza finanziaria e di mezzi dell’azienda di Mountain View, rischierebbero di sparire.

Ovviamente Google prima di accettare supinamente di pagare la multa della Commissione Europea, ha ancora l’opportunità di “salvarsi in corner” facendo appello alla Corte di Giustizia Europea, e con ciò il verdetto finale sull’intera faccenda tarderebbe ad arrivare.
Le altre due indagini in cui è coinvolta Google riguardano una l’abuso della sua rete di vendita pubblicitaria, e l’altra l’obbligo che impone alle aziene partner produttrici di dispositivi Android a dover inserire nei suddetti prodotti le applicazioni firmate Google come ad esempio Gmail e Maps.

 

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