Facebook e Instagram sono stati fuori servizi per circa un’ora, la settimana scorsa, a causa di un guasto. Minuti interminabili nel mondo della rete e che secondo alcune analisi, ha comportato un effetto a catena colpendo i siti web di tutto il mondo. Tramite alcune verifiche e controlli il blackout di Facebook è stato individuato in ben 29 posizioni diverse dove operano i server di Facebook. Da alcune analisi, il disservizio non ha toccato il data center cuore di Facebook in Oregon ma i contenuti distribuiti nei sub-data center negli Stati Uniti e in tutto il mondo. La conseguenza maggiormente critica è che almeno 7.500 siti web che dipendono da una risposta JavaScript di un server Facebook si sono trovati con operazioni rallentate o del tutto bloccate a causa della mancata risposta di Facebook. Chiaramente gli utenti di Facebook che accedevano a tali servizi non potevano avere nessun risultato o fare nulla nel corso dell’ora di blackout.
Interessante è anche il fatto che il blackout non è stato causato da un attacco hacker, difati Facebook ha dichiarato che il problema non è stato causato da terze parti ma da un errore durante una modifica della configurazione dei suoi sistemi. Il rallentamento ha riguardato i siti che utilizzano il bottone “Mi piace” di Facebook e che hanno quindi delle interrelazioni con il social network più conosciuto al mondo.