Accordo Amazon e Poste Italiane, consegna serale e nei weekend

Amazon poste italiane

Accordo Amazon e Poste Italiane – Il grande colosso americano del commercio elettronico vale oltre 430 miliardi di dollari, quasi due volte il valore del gigante mondiale del retail Walmart. Secondo gli analisti di BMO Capital, il titolo Amazon arriverà a quota 1.200. Amazon sta crescendo in maniera esponenziale e non solo negli Stati Uniti, ormai è una delle  piattaforme e-commerce  più utilizzata dagli utenti italiani al punto che è stato appena siglato un accordo con Poste Italiane per la consegna dei prodotti venduti attraverso tale sito, sull’intero territorio italiano. L’obiettivo è quello di migliorare il servizio andando ad estendere orari e giorni di consegna. In particolare è stata prevista la consegna, anche, durante i week-end ed è stata estesa anche la fascia oraria di consegna fino alle 19:45. (Leggi la news ufficiale: Poste Italiane e Amazon siglano una partnership)  Dunque, in forza di tale accordo, Poste Italiane sfrutterà tutta la sua capillare presenza territoriale,  ma per fare ciò i portalettere italiani saranno coadiuvati dai corrieri di SDA e da quelli della compagnia aerea del Gruppo MistralAir.

In linea con il piano industriale Deliver 2022, l’accordo con Amazon valorizzerà appieno la flessibilità offerta dal nuovo modello di recapito, “Joint Delivery”, attivo da aprile ed in corso di implementazione.

L’accordo Amazon e Poste Italiane che, annuncia una nota di Poste, avrà una durata di 3 anni e sarà rinnovabile per altri 2, sicuramente darà una forte spinta occupazionale, infatti, In linea con il piano industriale Deliver 2022, l’accordo con Amazon valorizzerà appieno la flessibilità offerta dal nuovo modello di recapito, “Joint Delivery”, attivo da aprile ed in corso di implementazione. Grazie a questo accordo, Poste Italiane accelererà lo sviluppo dell’e-commerce in Italia con positive ricadute sugli investimenti in tecnologia e sull’occupazione. Infatti, al 2020 i dipendenti impegnati nella logistica dei pacchi saranno 10 mila. Per ora i centri di recapito coinvolti nella rivoluzione sono 71 (alcuni a Genova, Milano, Roma e Torino) sui complessivi 900 in 500 comuni di 10 regioni. Entro fine mese saranno operative anche le altre regioni.

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